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Autore: admin

I volti della Fenice: Andrea Piras

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Andrea Piras, il nostro responsabile manager di sala del Bistrot La Fenice, sommelier AIS e bartender si racconta e svela i segreti del suo lavoro. La caparbietà e la sempre viva curiosità rivolta al mondo della ristorazione e del bar non tradiscono le sue solide radici sarde. Negli ultimi anni oltre al vino, ha approfondito l’arte del bartending e della miscelazione, ideando e creando cocktail inusuali e sempre diversi a rotazione sul menù della Fenice.

Quali sono i tuoi interessi rispetto al mondo dei cocktail, che sono la tua passione e anche hobby nel tempo libero?
“Sono sempre stato affascinato dal mondo dei cocktail, con i loro colori, sapori e prodotti di nicchia: nel tempo ne ho creati e creati diversi, per stupire, ma anche per testare. Una volta ero più interessato agli after-dinner, perchè mi piaceva l’idea del relax dopo cena davanti a una bevanda intrigante con qualcosa da raccontare prima di andare a dormire. Ora invece amo di più i pre-dinner perchè sono un accompagnamento diretto alla cena”.

Quali sono le caratteristiche migliori che deve avere un buon cocktail?
“Secondo la mia opinione, ritengo ben fatti in particolare gli aperitivi ben bilanciati nella parte alcolica, che magari si raccontano con una parte di frutta o meglio ancora del lime per rinfrescare la beva oppure interessante sono quelli che contengono un po’ di soda ammorbidendo così la parte alcolica”.

Il tuo è un lavoro molto creativo: cosa provi quando crei un nuovo drink?
“Mi piace molto creare questi cocktail perché a mio avviso l’aperitivo è quel momento che dopo una giornata di lavoro o comunque dopo una giornata piena di impegni, finalmente ci si rilassa davanti a un drink. E se posso aggiungere, dato il posto in cui lavoro, si è anche coccolati dal magico rumore delle onde del lago. Una situazione ideale per aprire i sensi alla degustazione di un buon cocktail dai sapori bilanciati e piacevoli. Mi piace pensare che questo drink così pensato aiuti i nostri clienti a scaricare lo stress della giornata”.

Quale è il tuo prodotto preferito per la realizzazione dei tuoi drink?
“Amo in particolare il Vermouth, ovvero il vino conciato o detto anche vino aromatizzato, un prodotto italiano che ha davvero una lunga storia affascinante. Pare che già Ippocrate, medico greco, somministrasse a chi soffriva di inappetenza un simile vino aromatizzato. Trovo che sia un prodotto molto versatile e soprattutto mi permette di ribadire nel bicchiere le mie origini sarde perchè uno dei miei Vermouth preferiti è proprio sardo, Silvio Carta, nonostante le origini e i natali del prodotto siano piemontesi”.

Allora a questo punto indicaci una ricetta originale per un cocktail!
“Il cocktail che vi presenterò si tratta di un Americano rivisto. Utilizzo 1/3 di Vermouth rosso Silvio Carta che è un Vermouth dai profumi di macchia mediterranea – al naso spicca l’alloro, insieme al rosmarino, riporta una parte resinosa che ricorda il ginepro, su uno sfondo iodato che ricorda la salsedine, il mare sardo. Poi 1/3 di bitter Mazzetti – un bitter schietto che riporta al naso sentori di rabarbaro, scorza di bergamotto e un finale lievemente speziato. Infine 1/3 di tonica al fieno Baladin – è una tonica caratterizzata da note floreali ed erbacee, date appunto dal fieno. Si versano il Vermouth e il bitter Mazzetti in un bicchiere tumbler basso con tanto ghiaccio, si versa la tonica e si mescola bene il tutto; infine si decora il drink con un rametto di mirto e una scorza di bergamotto che profumeranno la bevanda. Il nome del cocktail che ho creato? Ho pensato a una celebre canzone napoletana di Renato Carosone: Tu vuo fa’ l’Americano!”.


  • Indirizzo: via Verona 69/71, Lugana di Sirmione, Bs.

  • Telefono: +39 030 919003

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Il Lugana DOC: il vino della nostra terra

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Giallo verdolino, frutta a polpa bianca e fiori delicati: stiamo parlando di Lui, il Lugana DOC in tutta la sua bellezza (e bontà!). Il Lugana parla un unico linguaggio, quello del territorio su cui prende vita: il lago di Garda, formatosi da un’origine glaciale (e non vulcanica come molti pensano a causa della presenza delle terme a Sirmione) che ha portato nella zona meridionale del bacino sali minerali e sedimenti che sono oggi caratteristici del nostro suolo, regalando un profilo salino e minerale al vino, estremamente riconoscibile. L’area per la produzione di Lugana DOC riguarda cinque comuni (Sirmione, Lonato, Desenzano, Pozzolengo e Peschiera, unico comune nel Veneto) e rappresenta una delle poche denominazioni interregionali, nel nostro caso appunto tra Lombardia e Veneto. I suoli di queste zone si possono macroclassificare in due tipologie: argilla verso le sponde del lago e sabbia sulle colline moreniche.

Il profilo aromatico che il vino recepisce varia lievemente a seconda che le piante siano state coltivate più vicine all’acqua del lago oppure nelle zone più collinari. Ma di quale vitigno stiamo parlando se ci riferiamo al Lugana DOC? Turbiana è il nome della varietà di uva che si utilizza per la produzione di questa DOC. Fa parte della grande famiglia dei Trebbiani italiani ed è parente del trebbiano di Soave e del Verdicchio. Si può quindi parlare di “vitigno autoctono” della zona del basso lago di Garda, anche se ad oggi questa definizione andrebbe meglio circoscritta, dal momento che ogni vitigno in realtà trae origini dalla mezzaluna fertile, dove di fatto è nata l’agricoltura. Solo in seguito diversi cloni di vite hanno saputo meglio adattarsi alle diverse zone naturali in cui hanno avuto l’opportunità di crescere, esprimendo declinazioni interessanti e sempre variate. 

Un altro importante fattore da considerare per il vino Lugana è il clima, o per meglio dire il microclima della zona. 
Il lago di Garda è capace di mitigare fortemente la temperatura e il meteo dell’areale meridionale, regalando estati mai eccessivamente calde e inverni quasi mai sotto lo zero. Tuttavia, fattore importante per la viticoltura, presenta una forte escursione termina, in particolare durante l’estate, dove il clima più secco del giorno (seppur sempre un tantino umido) si alterna all’umidità che scaturisce durante la notte.

Tuttavia i venti tipici della zona – come il Luganott della baia di Lugana di Sirmione – asciugano naturalmente i grappoli rendendo più semplice la vita degli agricoltori: evitando così muffe e danneggiamenti delle uve nella fase proprio a ridosso della raccolta. Ma ora addentriamoci nel Lugana con il naso sul bicchiere: cosa si percepisce? Aria di primavera: gelsomino, fiore di sambuco, camomilla per citare alcuni fiori delicati; mela verde, pera un pochino acerba, litchi se passiamo ai sentori più fruttati, tipici del Lugana d’annata, come il Lugana I Frati di Ca’ dei Frati. Ma non disdegnamo un Lugana con qualche anno sulle spalle come nel caso dei Privilegi di Famiglia di Ca’ dei Frati: in tal caso i sentori virano verso frutti più maturi e anche esotici come mango, papaya e frutto della passione, presente anche con la sua nota acidula. 

E in questo caso si possono percepire anche sentori più strutturati che ricordano le note di idrocarburo e poi arriva la poesia odorosa, tutta da annusare e bere in compagnia. Prova l’esperienza del Turbiana tra i vini della proposta di Ca’ dei Frati: assaggialo in purezza per apprezzare al massimo la DOC oppure in un blend bilanciato con alcuni importanti vitigni internazionali.


  • Indirizzo: via Verona 69/71, Lugana di Sirmione, Bs.

  • Telefono: +39 030 919003

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Tanto gusto in piccole dosi: le nostre monoporzioni

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Nella nostra vetrina di dolci artigianali trovi diverse proposte per soddisfare la tua voglia di dolcezza: dai classici macarons fragranti, passando per la pasticceria secca al burro, una vasta scelta di pasticcini con frutta, creme e cioccolato per arrivare alla selezione di monoporzioni, tortine da gustare da soli o da condividere in diversi momenti della giornata.

Questo dolce rappresenta un’ottima scelta per una merenda golosa e artigianale o anche come dolce dono per occasioni e momenti speciali. Più piccolo di una torta ma più grande di un mignon, è un dolce grazioso ideale per ogni occasione. 

Alla Fenice le varietà disponibili sono davvero molteplici: la classica Sacher secondo la ricetta viennese con l’albicocca, la crostatina di frutta fresca con base di biscotto e crema pasticciera senza righe intrecciate ma con un esplosione di colore e di freschezza. Poi ancora il classico tiramisù morbido e delicato, amato dai più tradizionali. La tre cioccolati fondente, al latte e bianco che creano un mix di dolcezza adatta ai più golosi, la classica bavarese ai frutti rossi con cioccolato bianco e pan di Spagna, passando infine per la crostatina ai lamponi, che si trovano all’esterno decorativi ma anche come deliziosa polpa all’interno. Infine le novità: la monoporzione alle fragole e panna guardando alla primavera, la crostatina alla mela con crumble croccante e la nuovissima cocco e ribes nero per gli amanti dei gusti più aciduli. 

Alla fine del tuo pasto puoi scegliere il tuo gusto preferito e ogni commensale potrà soddisfare la voglia di dolcezza optando per la monoporzione più affine ai suoi gusti, trascorrendo il momento dell’assaggio in compagnia.

Quale è la tua preferita? Vieni a scoprirle! 


  • Indirizzo: via Verona 69/71, Lugana di Sirmione, Bs.

  • Telefono: +39 030 919003

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É Primavera con i nuovi ingredienti

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Dai primi giorni di aprile La Fenice Bistrot ha cambiato menù: sempre a rotazione ogni settimana diverso, – e diverso anche settimanalmente tra pranzo e cena per una maggiore varietà e offerta – il menù primaverile verte su sapori netti, ma delicati, mantenendo alcune costanti: rispetto della stagionalità, freschezza dei prodotti e tanto colore nel piatto! 

Infatti la primavera è una stagione molto colorata: sbocciano fiori, si preparano i frutti e tanti profumi odorosi si liberano nell’aria. Cerchiamo quindi di sfruttare tutto questo potenziale naturale nella nostra cucina, che siamo sicuri saprà sorprenderti. 

Dai cicchetti all’aperitivo, passando dal pranzo fino alla cena, le materie prime sono fresche, variopinte e assolutamente stagionali.

Nel nuovo menù dello chef Edo in particolare ci focalizziamo su tre elementi: piselli, carote e asparagi.

I piselli sono proteine verdi e ne sono tra i legumi quelli più ricchi. Sono inoltre ricchi di antiossidanti (così ci mantengono giovani) e hanno altissime proprietà antinfiammatorie grazie all’abbondanza di vitamina A, B, C ed E. Queste piccole palline verdi sono dei portatori generosi di vitamina K che andrebbe integrata ogni giorno nella dieta. Aiutano anche ad abbattere il colesterolo cattivo e favoriscono la digestione.

Le carote hanno una lunghissima lista di vantaggi e di benefici! Il beta-carotene in esse contenuto innanzitutto è un toccasana per il miglioramento della vista; inoltre il potassio contenuto aiuta e sostiene la salute cerebrale. Come anche i piselli, le carote sono ricche di vitamina K, perfetta per il rafforzamento delle ossa. Oltre a preservare il nostro sistema immunitario, favoriscono la salute della pelle favorendo la produzione di collagene e prevenendo l’invecchiamento precoce del derma. Infine con l’alta percentuale di fibre che contengono favoriscono la digestione e proteggono il sistema castro-intestinale.

Gli asparagi, ideali per una dieta depurativa, hanno caratteristiche diuretiche e sono ideali nei pasti durante i cambi di stagione, proprio come in primavera! Per questa ragione prevengono anche la cellulite e la ritenzione idrica. Contengono tantissimo acido folico che è molto importante anche per le donne in dolce attesa. Gli asparagi grazie alle loro proprietà sono anche in grado di bilanciare al meglio la percentuale di zuccheri presenti nel sangue, ma non solo: la qualità di antiossidanti che apportano – come la vitamina C – ha un effetto antinfiammatorio, regolando e perfezionando anche la pressione arteriosa e tutto il sistema circolatorio. Infine anche pelle e fegato ringraziano: infatti i carotenoidi che contengono stimolano in meglio le funzioni di questi organi e tessuti.

Non ti resta che provare il nuovo menù che ha come base proprio questi ingredienti (ma anche tanti altri che potrai scoprire di settimana in settimana!).

Se vuoi prenotare il tuo tavolo chiamaci: +39 030-9197491.


  • Indirizzo: via Verona 69/71, Lugana di Sirmione, Bs.

  • Telefono: +39 030 919003

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La nostra scelta green in 5 punti

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Alla Fenice si guarda al green: non è solo una nuova tendenza, ma una presa di coscienza del fatto che tutti dobbiamo fare qualcosa di buono per questo pianeta. Piccoli gesti che ripetuti nel quotidiano portano dei risultati se si guarda al futuro. Plastica, inquinamento e spreco sono ormai all’ordine del giorno, così abbiamo deciso di impegnarci con alcune accortezze per vedere un po’ più di bellezza attorno a noi.

  • Tovagliette di cotone: dopo la riapertura del Bistrot La Fenice a febbraio 2024 abbiamo deciso di evitare le tovagliette di carta (che se sporca non può essere nemmeno riciclata) e di plastica e di realizzare tovagliette per il pranzo e la cena in morbido cotone. Oltre ad una texture più piacevole durante i pasti, sanno donare un tocco di eleganza alla sala e sono 100% organiche.

  • Frutta e verdura solo e soltanto di stagione senza contenitori di plastica: tutto ciò che ci viene consegnato dai nostri fornitori cerca di essere sempre più sostenibile, evitando spesso inutili packaging in plastica, pellicole e carte. Inoltre la nostra cucina punta a seguire la stagionalità: ciò significa che la parola freschezza è all’ordine del giorno.

  • Raccolta differenziata: siamo sempre più attenti allo smaltimento dei materiali che si accumulano dopo una giornata di lavoro. Bottiglie di vetro, lattine, cartoni del latte, plastiche dei packaging delle materie prime, scatole di cartone: tutto viene diviso dal personale del nostro team e gettato in bidoni rigorosamente separati.

  • Un menù più sostenibile: la nostra nuova carta prevede piatti e materie prime al 70% veggy, con un utilizzo limitato e responsabile di carne e pesce che provengono da allevamenti e fornitori il più possibile locali, con un occhio di riguardo all’etica del trattamento animale. Mangiare bene, nel rispetto dell’ambiente e della natura è uno dei nostri valori più importanti.

  • Il lago è uno dei nostri punti forti: la vista, il sole e lo sciabordio rilassante delle onde. La Fenice è anche tutto questo. Per questa ragione ci occupiamo costantemente della spiaggia che abbiamo di fronte al patio: non è di nostra proprietà, ma ci impegniamo a tenerla pulita, in particolare durante l’estate quando le correnti del lago portano a riva non solo alghe (spesso strappate dalle barche in movimento), ma purtroppo anche plastiche di vario genere.

  • Sono cinque piccoli passi, ma che possono significare molto, soprattutto nel fine settimana quando il flusso dei clienti è maggiore.

    Amiamo profondamente il nostro territorio, il lago e la sua flora e fauna, per questa ragione ti invitiamo a rispettare questo posto per mantenerlo il più possibile protetto e inalterato nel tempo.


  • Indirizzo: via Verona 69/71, Lugana di Sirmione, Bs.

  • Telefono: +39 030 919003

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La colomba pasquale: tra Lombardia e Veneto

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La Fenice da ormai più di dieci anni ha sperimentato un impasto bilanciato ed equilibrato per i suoi lievitati: la Colomba pasquale e la Veneziana natalizia. In entrambi i casi si tratta di due dolci tradizionali, consumati durante le due festività più importanti dell’anno: Pasqua e Natale. Accanto al prodotto tradizionale, uguale ogni anno, che contiene delle morbide e profumate albicocche Armogiane candite e denocciolate a mano, ogni anno viene prodotta un’edizione speciale sempre diversa e curiosa: un’occasione per provare nuovi abbinamenti e rinfrescare il palato con sapori innovativi. Ma da dove nasce il lievitato pasquale a forma di colomba?

Si sa che la colomba è diventato il riferimento per eccellenza della Pasqua in pasticceria; tuttavia amore, purezza e pace sono i concetti chiave che si trovano dietro a questo simbolo cristiano. Attorno a questo dolce sono nate inoltre molte leggende, che sicuramente in parte rispecchiano anche la storia della sua origine. Ciò che comunque ci piace trasmettere con la Colomba artigianale della Fenice è che questi principi si traducano in realtà: amare ogni boccone di questo dolce così speciale e curato, frutto di lunghissima sperimentazione e dedizione; la purezza è espressa nelle sue materie prime totalmente naturali e infine pace, perchè il nostro augurio è che la condivisione di questo dolce tradizionale porti serenità in ogni famiglia. 

Secondo la tradizione, la colomba pasquale nasce proprio in Lombardia, nella nostra regione. La leggenda narra che, attorno al 610, in quella che era la capitale dei Longobardi, Pavia, la regina Teodolinda avesse ospitato un gruppo di pellegrini irlandesi, guidati dal celebre san Colombano. La sovrana offrì agli ospiti un ricco banchetto, ma il santo rifiutò l’offerta perché erano in periodo di Quaresima. Teodolinda e il marito Agilulfo si offesero molto nel vedere la loro generosità allontanata e fu così quindi che san Colombano decise di benedire il banchetto di selvaggina rifiutato trasformandolo in numerose colombe di pane bianco. 

Una seconda versione ha sempre il centro della narrazione nella Pavia longobarda, ma si data al 572, durante il governo del re Alboino che, mosse guerra ai Bizantini assediando la città. Dopo tre anni la resistenza venne vinta e i barbari entrarono finalmente in città. Fu allora che gli abitanti del luogo decisero di regalare agli invasori dei soffici dolci a forma di colomba, simbolo indiscusso di pace, nel tentativo di arginare la loro violenza bellica. Un gesto che evitò il saccheggio della città, che divenne persino capitale del regno.

Una terza versione sempre lombarda ci porta alla battaglia di Legnano del 1176, nel basso medioevo, quando i Comuni della Lega Lombarda, da poco creatisi, vinsero l’imperatore Federico Barbarossa. Si narra che un condottiero vide due colombi posarsi sopra le insegne della Lega, non preoccupati dai rumori della battaglia. Per infondere coraggio ai suoi uomini, il condottiero fece confezionare dai cuochi dei pani a forma di colomba, a base di uova, farina e lievito, riproducendo proprio quella forma come simbolo apotropaico e fortunato.

Ma una versione della colomba esiste anche nella regione, nostra confinante, del Veneto, da dove anche proviene la tradizione natalizia della nostra Veneziana (come variante al classico panettone milanese). Si tratta una variante della fugassa, ovvero focaccia (termine che, nella Serenissima di Venezia, è stato sempre associato ai dolci di vario tipo) con l’aggiunta della forma di una colomba. Gli ingredienti, secondo un preciso disciplinare a cui la nostra pasticceria aderisce per mantenere alti gli standard qualitativi, sono: farina, lievito madre, uova, zucchero, burro, miele, sale, vaniglia, burro di cacao, mandorle, nocciole, amido di mais e frutta candita. Si impastano tutti gli ingredienti assieme più volte, poi si lascia riposare l’impasto per un lungo periodo, prima di procedere con la cottura e un ulteriore riposo a testa in giù per la maturazione finale del prodotto artigianale. L’epicentro della focaccia e della colomba veneta è la celebre città di Verona, poco distante dalle nostre rive gardesane. L’antichità della versione della fugassa a forma di colomba è più incerta, ma pare che a Verona esistesse già alla fine dell’Ottocento come prodotto da forno comune e tradizionale per Pasqua. 

Se desideri assaggiare la nostra Colomba artigianale per fare un’esperienza sensoriale a tutto tondo (annusala prima di addentarla, scoprirai che i tuoi sensi hanno qualcosa in più da raccontarti su di lei!) nella versione classica con le albicocche Armogiane o nell’edizione speciale “uovo di colomba” con fragoline di bosco e cioccolato bianco, puoi acquistarla direttamente in negozio oppure online da qui: https://caffetteriapasticcerialafenice-onlineshop.it/products/la-colomba-della-fenice.

Condividi la tua esperienza con noi sui canali Instagram e Facebook! 


  • Indirizzo: via Verona 69/71, Lugana di Sirmione, Bs.

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La colomba artigianale della fenice: Come e Perchè

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Intervistiamo Manuel Pedrali, il nostro Maestro Pasticcere, che dall’apertura della Fenice, quasi quindici anni fa ha sempre dato vita con costanza e grande passione a eccezionali creazioni dolci e golose, di alta pasticceria.

Instancabile nelle prove, nel lavoro e nei corsi di specializzazione, per apprendere sempre di più sulle tecniche di pasticceria di alto livello.

In questa intervista ci presenta a tutto tondo il suo lievitato principe: la colomba per Pasqua, soffice e profumata, che sa donare un’esperienza davvero inebriante a chi se ne regala una fetta.

Lontano da concorsi e visibilità, Manuel viaggia su un binario proprio: tenace e preciso nella scelta degli ingredienti e nei passaggi per la realizzazione. Maestro dei lievitati, svela qui sotto alcuni suoi segreti: gli abbiamo rivolto alcune domande.

“Ciao Manuel, parlaci del tuo lievito madre. Sappiamo che i pasticceri hanno un rapporto
particolare con questa materia prima che va nutrita costantemente e che rappresenta il
vero tesoro del laboratorio artigianale”.

“Il mio lievito madre viene curato da anni e costantemente negli anni, lo rinfresco ogni
giorno e lo utilizzo quotidianamente anche per la realizzazione delle brioche ogni mattina
qui alla Fenice. Importante in questa procedura è la gestione della temperatura: si tratta di
una materia prima viva e molto delicata da gestire se si vuole avere sicurezza sulla buona
riuscita del prodotto finale. Quando siamo in produzione delle colombe, rinfreschiamo il
lievito madre tre volte al giorno: alle 5 del mattino, poi alle 8.30 e infine all 12, creando
l’impasto alle ore 15.30. Rinfrescare significa aggiungere del lievito, insieme alla giusta
dose di farina e acqua. Si fa questa procedura per nutrire il lievito madre e per creare la
forza che gli servirà successivamente per la fase di lievitazione, molto importante per
creare un lievitato leggero e ben digeribile”.

“Raccontaci allora cosa ha di davvero speciale questa colomba che realizzi con il tuo
lievito madre: in cosa si differenzia e perchè sceglierla?”.

“Innanzitutto c’è da considerare che la produco con il mio lievito madre vivo, sottolineo vivo, da non confondere con il lievito madre disidratato o essiccato che spesso si trova in queste produzione. Quest’ultimo infatti necessita di lievito di birra per poter attivarsi.

Nel nostro caso invece usiamo lievito totalmente naturale e un lungo processo produttivo che richiede molte ore; non ultimo, il lasciare il lievitato a testa in giù per la fase di assestamento dopo la cottura in forno. Infine ogni colomba così realizzata, viene confezionata con cura a mano. Nella confezione infatti c’è un biglietto con le indicazioni anche sul consumo e sulla conservazione: è un prodotto totalmente artigianale. Inoltre la colomba della Fenice si distanzia dalla classica colomba tradizionale perchè da sempre i gusti che scegliamo non sono i classici: questo lo facciamo per dare maggiore possibilità di scelta al cliente finale, pur rimanendo sempre inalterato l’impasto.

I gusti che produciamo sono generalmente due o tre ogni anno: rimane sempre presente il classico all’albicocca, con uno o due eventuali edizioni speciali annuali. Nel caso della colomba classica all’albicocca usiamo frutti interi Agrimontana, che noi snoccioliamo a mano (un lavoro lungo, ma queste albicocche candite sono le migliori che si trovano sul mercato).

Facciamo questa procedura per mantenere morbidezza e fragranza nel prodotto, restando così molto morbido e soffice. Interessante poi è il lieve sentore di mandorla presente in queste albicocche: pochi sanno infatti che la mandorla amara nasce proprio dal nocciolo dell’albicocca. Inoltre devo anche aggiungere che non lavoriamo al risparmio: per ogni colomba da un chilo, utilizziamo mezzo chilo di albicocche! Voglio spendere ancora due parole su alcuni prodotti che utilizziamo per la produzione – perchè infatti tutte le materie prime sono rigorosamente naturali: la nostra colomba contiene vaniglia che noi trattiamo in bacche, della varietà Tahiti (che ha bacche più lunghe e più profumate) per dare un aspetto aromatico indimenticabile non appena si apre il sacchetto sulla tavola.

Inoltre non meno importante è la farina che utilizziamo: solo certificata e selezionata del Mulino Besozzi “Antica Tradizione”. Questo significa che ci teniamo ben lontani dalle farine rinforzate che si trovano troppo spesso nei prodotti di pasticceria sul mercato”.

“Molto interessante: non ci si pensa spessa che dietro a un prodotto che viene portato e mangiato a fine pasto insieme a parenti e amici, in chiusura, ci sia in realtà un grande lavoro di bilanciamento e ricerca che giustifica pienamente il prezzo, per un prodotto artigianale come questo. Come suggerisci di gustare quindi la tua colomba?”.

“Il modo migliore per avere un’esperienza davvero eccezionale è intiepidire la colomba nel
forno a circa 40-50° per 5-10 minuti. In questo modo si ammorbidisce ancora di più,
perchè è ricca di burro. Il burro che noi utilizziamo è un buonissimo burro di latteria.
Dopodiché si taglia e si degusta in compagnia: sarebbe ideale con una crema al
mascarpone o alla vaniglia, oppure, perchè no, anche con una pallina di gelato
artigianale, magari di nostra produzione artigianale anch’esso, dato che si va verso la
bella stagione!”.

“Abbiamo capito che sei un grande ricercato e amante delle creazioni ottenute con
prodotti genuini. Come sei arrivato a raggiungere la perfezione della tua ricetta per la
colomba?”.

“Qui ci sono davvero pochi segreti: solo tanti anni di lavoro e modifiche continue, prove e test costanti. Così sono giunto alla ricetta che utilizzo per la creazione delle nostre colombe.

Rispetto ovviamente il disciplinare per i lievitati che indica esattamente le percentuali di zucchero, uova e burro che devono essere contenute in questi prodotti da forno. Pochi ne conoscono l’esistenza, ma serve per tutelare i prodotti artigianali di alta qualità. Sono quantitativi minimi, che se superati, indicano e sottolineano l’alta qualità del prodotto realizzato.

Ed è qui che io ho sempre puntato con le mie creazioni. Infatti con la colomba della Fenice siamo andati spesso oltre questi parametri minimi di qualità, selezionando negli anni solo le migliori materie prime che si accordano meglio con la nostra filosofia”.

“Grazie per la spiegazione e per il tuo tempo: sentiamo già profumo di zucchero e lievitato. È arrivato il momento di assaggiare una fetta di colomba? Noi siamo pronti, e voi?”.

Se desideri anche tu provare questa esperienza con la colomba artigianale della Fenice, la trovi in quantità limitate nel nostro negozio a Lugana oppure online su https:// caffetteriapasticcerialafenice-onlineshop.it/products/la-colomba-della-fenice.


  • Indirizzo: via Verona 69/71, Lugana di Sirmione, Bs.

  • Telefono: +39 030 919003

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Tre motivi per visitare Ca’ dei Frati: enogastronomia sul lago di Garda

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A pochi passi dal nostro Bistrot La Fenice, si trova la cantina di famiglia Ca’ dei Frati in cui trascorrere speciali esperienze assaggiando il vino locale, Lugana DOC.

Ca’ dei Frati è attualmente l’azienda più grande in terra di Lugana, con quasi 300 ettari di proprietà; si contraddistingue per una storia lunga ben quattro generazioni, a partire dal 1939 quando i fondatori Edvige e Felice Dal Cero nel primo dopoguerra si spostarono da un piccolo paese in provincia di Verona, Montecchia di Crosara, sulle sponde meridionali del lago di Garda, alla ricerca di un terreno che rispondesse bene all’agricoltura.

Ca’ dei Frati quindi oggi rappresenta il lavoro contadino e tradizionale di tanti anni di esperienza in vigna, sempre alla ricerca della valorizzazione del terroir e aperta all’accoglienza di qualsiasi pubblico: dai wine lover ai sommelier specializzati.

Perchè quindi visitare la nostra cantina?

E’ uno dei luoghi storici del territorio sirmionese: una visita gratuita (prenotabile dal sito www.cadeifrati.it) o un’esperienza speciale (prenotatile qui con pranzo o cena nella nostra La Lugana Trattoria a fianco del Bistrot: https://caffetteriapasticcerialafenice-onlineshop.it/products/amarone-experience-voucher-con-data-chiusa) sapranno farti ricordare la tua permanenza sul nostro territorio in modo davvero speciale. Consigliamo il tour con degustazione del fine settimana a tutti coloro che vogliono davvero scoprire la storia del luogo e della tenuta, i sapori tipici e gli abbinamenti perfetti con la cucina locale.  Per maggiori info: mariachiara@cadeifrati.it

In Ca’ dei Frati ogni dettaglio fa la differenza: cieli stellati affrescati tra le botti di rovere francese, lampadari di Murano soffiati a mano dalle sfumature del Lugana DOC e mobili realizzati da maestri intagliatori su disegno medievale. Questo e molto altro potrai scoprire durante la visita in cantina se aguzzerai il tuo occhio più attento! L’azienda infatti collabora da anni con manifatture locali che lavorano ancora con le antiche tecniche artigianali e manuali medievali. La volontà è quella di riconnettersi con la storia antica dell’azienda, quando alla metà del Quattrocento qui producevano il vino per la santa messa un gruppo di frati Carmelitani scalzi, da cui il nome.

Ca’ dei Frati significa anche famiglia: nonostante le grandi dimensioni dell’azienda, si tratta ancora di una realtà intima e calda. Ai vertici delle varie attività infatti si trovano i membri della famiglia Dal Cero, che gestiscono l’azienda ancora sulla scia degli insegnamenti dei nonni e dei bisnonni. Sono fieri del loro lavoro, legati alla terra e ai suoi frutti. Sarà per te un’esperienza profonda e molto arricchente.


  • Indirizzo: via Verona 69/71, Lugana di Sirmione, Bs.

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Esplorando i Sapori Stagionali nel Bistrot

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La nuova proposta del Bistrot rispettano totalmente la stagionalità dei prodotti: verdure e frutti di stagione donano colore ai nostri menù invernali. Sono quattro, in continua rotazione fino al cambio di stagione. 

Il broccolo

Lo troviamo nella nostra sfoglia ‘88: è ricco di antiossidanti, vitamine e fibre, ottime per il sistema cardiovascolare e per la salute dell’intestino. 

Curiosità: i broccoli derivano da una zona tra Grecia, Turchia e Siria, ma furono portati in Italia già dai Romani, che avevano sviluppato l’usanza di mangiarli crudi prima dei pasti, perché si riteneva che questo consentisse all’organismo di assorbire meglio il vino durante i banchetti.

Il cavolfiore

Questo ortaggio aiuta a prevenire l’ipertensione facendo abbassare la pressione grazie al contenuto di amminoacidi. Inoltre, la vitamina K di cui è ricco contribuisce ad aumentare la concentrazione e, più in generale, aiuta le funzioni mentali.

La nostra ricetta lo vede protagonista con il burro al Lugana I Frati DOC e un contrasto di kumquat.


La zucca

Il suo colore arancione aiuta a rifornire l’organismo di antiossidanti naturali, in particolare sotto forma di vitamina A, un nutriente importante per il mantenimento dell’integrità di pelle e mucose. Aiuta inoltre a proteggere la vista.

Una calda vellutata di zucca con il contrasto bilanciato di mela gialla sarà una coccola per il tuo palato durante queste giornate ancora fredde dell’anno. 

Il radicchio

La varietà che noi utilizziamo è quella Trevigiana, una IGP veneta che si distingue per una produzione precoce o tardiva. 

Curiosità: il radicchio apparve in Italia nel XVI secolo, proprio in provincia di Treviso, dove, da cibo della povera gente divenne un ortaggio pregiato e ricercato, grazie alle particolari tecniche di produzione. Il pieno riconoscimento delle imparagonabili qualità del prodotto venne definitivamente sancito con l’organizzazione della prima mostra del radicchio, realizzata per iniziativa dell’agronomo Giuseppe Benzi nel dicembre del 1900.

Vieni a provare i nostri menù VERDEGIALLOROSSO e BLU che ruotano settimanalmente differenziandosi per pranzo e cena: potrai così scoprire sapori sempre nuovi grazie a una cucina al 70% vegetariana.


  • Indirizzo: via Verona 69/71, Lugana di Sirmione, Bs.

  • Telefono: +39 030 919003

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